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Per saperne di più sulla LIS
Sapere la Lingua dei Segni Italiana significa imparare a conoscerla e conoscerla vuol dire conoscere la sua storia, il suo cammino dal passato al presente e quello verso il futuro, significa conoscere le persone e le comunità che l’hanno utilizzata e quelle che l’utilizzano ora.
Sapere che si può e si deve continuare ad imparare perché la lingua dei segni, come tutte le lingue del resto, va avanti nel tempo quindi si trasforma in continuazione e si evolve tanto quanto si trasforma e si evolve la comunità o la persona che la utilizza!
Sapere la LIS è tutto questo e non è solo sapere le sue proprietà grammaticali.
Chi conosce e vuole continuare ad imparare a conoscere vuol dire che è cittadino del mondo, perché il mondo è in continua evoluzione!
Allegato il documento Per saperne di più sulla LIS – LINK
Qualche chiarimento terminologico dal Comitato Scientifico dell’Ufficio Stampa Lissubito!: Che cos’è il LMG? – Che cos’è la LIS? – Che cos’è la Comunità dei sordi?: Link
COSA CAMBIEREBBE SE VENISSE RICONOSCIUTA LA LIS?
Il riconoscimento della LIS è la solida base per costruire il futuro, nessuno potrà più ignorare che questa lingua esiste e viene usata da molte persone sorde e udenti.
Se non venisse approvata la LIS, rischierebbe di rimanere sospesa nell’aria e ancora schiacciata dalle scelte fatte nel 1880, quando il “Congresso di Milano” stabilì che le lingue dei segni non dovevano essere utilizzate nell’educazione degli alunni sordi. Le tesi di quel Congresso sono state formalmente respinte dal Congresso degli Educatori dei Sordi con la sottoscrizione della dichiarazione “Una Nuova Era: Partecipazione e Collaborazione dei Sordi” (Vancouver, 2010).
Riconoscere la LIS significa:
– dare una dignità giuridica all’uso di questa lingua, patrimonio non solo delle persone sorde ma di tutti!
– prevedere una normativa nazionale omogenea e uniforme;
– assicurare il diritto alla libertà di scelta e di espressione di ogni cittadino;
– favorire la piena accessibilità all’informazione, alla comunicazione, ai servizi;
– favorire la qualità e l’uniformità nei percorsi formativi di tutte quelle figure professionali (assistenti alla comunicazione, interpreti, docenti) che operano all’interno del mondo della sordità.
Oggi la LIS è come un figlio illegittimo, esiste ed è utilizzata ma bisogna far finta che non sia nostra.
Con il riconoscimento della LIS finalmente questa lingua avrebbe a tutti gli effetti una paternità ed entrerebbe a pieno titolo nella nostra società.
Roma, 25 maggio 2011
Ufficio Stampa del Comitato LIS SUBITO!
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QUALCHE CHIARIMENTO TERMINOLOGICO
Che cos’è la LIS? (Lingua dei Segni Italiana)
La scelta della definizione “Lingua dei Segni Italiana” (LIS) vuole sottolineare il fatto che si tratta di una lingua vera e propria, con un suo sistema di simboli e regole grammaticali, che viene usata dai membri di una “comunità”, e che, come tutte le lingue, muta nel tempo e nello spazio a seconda delle esigenze comunicative dei parlanti (e segnanti) della comunità stessa e ne definisce l’identità.
Per ogni nazione sussistono distinzioni, alcuni esempi sono: l’American Sign Language (ASL), la Langue des Signes Francaise (LSF), il British Sign Language (BSL), indipendentemente dalla lingua parlata in uso in quella nazione. Non esiste una lingua dei segni universale, ma anzi, all’interno di uno stesso paese, esistono diverse varietà di una stessa lingua dei segni (varianti). Molte lingue dei segni sono state riconosciute a livello legislativo in diversi paesi (sia nelle Costituzioni e sia nelle leggi dei Governi), come Iran (1928), Danimarca (1991), Thailandia (1999), Ungheria (2009), ecc.
Inoltre è significativo ricordare che sono differenziati i seguenti termini: “segno” come insieme di movimenti manuali e/o espressioni facciali con valore linguistico, dal “gesto”, che accompagna la produzione vocale, ma senza di essa non avrebbe autonomia dal punto di vista linguistico.
La ricerca semiotica e linguistica sulle lingue dei segni, iniziata circa 40 anni fa, ha allargato e rivoluzionato la definizione stessa di “lingua”. Oggi sappiamo che, da sempre, le persone sorde possono tramandare di generazione in generazione delle lingue che si esprimono nella modalità visivo gestuale, le lingue dei segni, che possiedono un lessico, una grammatica e una sintassi ricche e complesse come quelle delle lingue vocali.
In Italia ricerche linguistiche e scientifiche sulla LIS sono in corso dagli anni ‘80; ad esempio l’ISTC (Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione) del CNR ha condotto numerosi studi i cui risultati confermano che la LIS è una vera e propria lingua. Oggi ormai la LIS è oggetto di ricerca non solo al CNR, ma è entrata anche nelle Università italiane, come materia di studio e di insegnamento, come l’Università degli studi di Milano-Bicocca, di Pisa, Ca’ Foscari Venezia, di Trieste, di Roma Tre, di Palermo, di Bologna, ecc.
In conclusione, come le altre lingue dei segni nel mondo, la LIS è una lingua di grande valore umano e con forte patrimonio culturale, con un lessico in costante evoluzione e regole che consentono di “segnare” qualsiasi argomento, dal più concreto al più astratto.
LMG – Introduzione
Ciao!
Il mio nome è Salvatore. Faccio parte del Gruppo LIS Subito. Poco fa mi è stato affidato un comunicato urgente proveniente dal Comitato Scientifico. In tale comunicato vi forniamo informazioni corrette sulla terminologia che sta uscendo fuori in questo periodo: qual è il significato?
Alcune informazioni date finora sono infatti poco chiare in relazione al collegamento tra LIS, LMG e comunità sorda. Per questo, nei filmati che seguiranno troverete un gruppo spiegare in profondità cosa significa la LIS, un altro cosa vuol dire LMG, un altro ancora cosa è la comunità dei sordi.
Vedete il prossimo filmato! Arrivederci.
Che cosa è il Linguaggio Mimico-Gestuale?
Ora spiego cosa significa LMG. LMG è un termine che finora non è stato usato dalla ricerca scientifica nei documenti. Il termine è stato usato in passato, anche all’interno della comunità dei sordi, per dare un nome alla loro forma di comunicazione, definita allora come “linguaggio gestuale”. L’idea di dare il termine LMG nasceva dal fatto che si vedevano le forme di comunicazione delle persone sorde come simili al mimo e al comune gesticolare. Da questo consegue, secondo la terminologia usata allora, che veniva considerata impossibile l’espressione di concetti astratti. Veniva considerata possibile solo l’espressione di fatti concreti.
Grazie alla ricerca scientifica è stato scoperto che quella forma di comunicazione era una vera e propria lingua e le è stato dato il nome LIS, Lingua dei Segni Italiana.
Anche sull’Enciclopedia Treccani è possibile trovare una definizione della LIS.
Comunità dei Sordi