#ITALIALOVELIS: firma per il riconoscimento della lingua dei segni

Scopo della presente Convenzione è promuovere, proteggere e assicurare il pieno ed eguale
godimento di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali da parte delle persone con
disabilità, e promuovere il rispetto per la loro inerente dignità. (Convenzione Onu sulla disabilità).

In Europa, soltanto il Lussemburgo e l’Italia non godono di una lingua ufficiale per i non udenti. Un diritto per l’uomo e un dovere per lo stato di assicurare l’ufficialità della lingua ai propri cittadini.

Ed è proprio per accelerare l’iter del disegno di legge 302 presentato in Senato, Riconoscimento della lingua dei segni, che #ITALIALOVELIS ha lanciato una campagna di sostegno alla Lingua dei Segni Italiana (LIS) che non è stata ancora riconosciuta dal Governo italiano.

Il ddl è stato presentato  il 26 marzo 2013 per iniziativa parlamentare del senatore Antonio de Poli, ed è attualmente in corso di esame in commissione.

Si tratta di un’iniziativa senza bandiere, un modo visivo e silenzioso per invitare tutte le persone del nostro Paese a supportare e a richiedere l’attuazione della libertà fondamentale di espressione e partecipazione alla vita collettiva delle persone sorde bilingui.

La Convenzione dell’ONU sui diritti delle persone con disabilità del 2006, ratificata dal Governo italiano con legge 18/2009, tutela espressamente la specifica identità linguistico-culturale delle persone sorde, indicando agli Stati di riconoscere tali lingue e promuovendone l’acquisizione e l’uso.

Con il riconoscimento nazionale della LIS, le barriere della comunicazione possono essere abbattute, favorendo così l’integrazione tra mondo dei sordi e mondo degli udenti.

La petizione quindi chiede al Parlamento italiano di riconoscere ufficialmente la LIS come già è avvenuto, del resto, in ben in 44 paesi in Europa e nel mondo.

Il riconoscimento giuridico della LIS come lingua vera e propria, garantirebbe infatti il diritto ad ogni persona sorda di scegliere come comunicare ed integrarsi: un effettivo e illimitato accesso all’informazione, alla comunicazione, alla cultura, all’educazione, ai servizi, alla vita sociale, lavorativa e perfino ricreativa; un’equa rappresentazione politica e giuridica, l’accesso all’istruzione. In poche parole: pieni diritti di cittadinanza.

Il disegno di legge n.302 in questi 3 anni di “giacenza parlamentare” ha subito diversi emendamenti in cui si ampliano le tutele e gli interventi educativi per sordi, sordo ciechi, ampliando inoltre l’uso del linguaggio LIS  e di altre forme di comunicazione e informazione negli spazi pubblici,

Per firmare la petizione affinché la LIS, Lingua dei Segni Italiana, venga finalmente riconosciuta come lingua ufficiale: change.org

Una firma per una società più giusta ed inclusiva.

DI

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