SitIn LisSubito! – 1 Giugno

SitIn LisSubito! – 1 Giugno

Vincenzo Speranza: Buongiorno!!! Oggi è l’1 giugno. Il sit-in continua, ieri e oggi. Oggi la partecipazione è limitata a 20 persone. Stiamo aspettando che alle 10 cinque persone tra loro salgano alle Audizioni. Saprete chi sono queste cinque persone al prossimo aggiornamento.

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Silvia Del Vecchio: per quanto riguarda il DDL sul riconoscimento della lingua dei segni e le disposizioni per la partecipazione delle persone sorde alla vita collettiva […]

Michele Castiglione: se manca una legge, ne risentono i corsi di formazione. Inoltre noi persone sorde siamo bloccate in diversi ambiti che riguardano l’accesso all’informazione.

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Vincenzo Speranza: come avete appena visto ci sono tre persone; dei giornalisti di Radio ‘Città Aperta’ di Roma si stanno informando sulla situazione di oggi e Marcello Cardarelli è in contatto con loro tramite auricolare, mentre l’interprete traduce.

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E’ qui con noi Humberto Insolera, rappresentante del Consiglio Direttivo dell’Unione Europea dei Sordi, a Bruxelles. Di recente è andato in Ungheria, a Budapest, dove si è tenuta un’assemblea sulla Convenzione ONU. Puoi cortesemente darci informazioni in merito?

Humberto Insolera: Sì. Buongiorno. A Budapest c’è stato un risultato molto positivo. La discussione ha riguardato l’implementazione della Convenzione ONU. Sono venuti relatori da diversi Paesi con l’obiettivo di fare passi avanti verso la messa in pratica della Convenzione. A Budapest molte persone mi hanno domandato cosa stesse succedendo in Italia e quale fosse la situazione. Ho dato loro il quadro complessivo e sono rimasti spiacevolmente colpiti, molti non erano d’accordo che la LIS non venisse approvata. C’è stato un dibattito e alla fine è stata proposta una mozione per il riconoscimento della LIS firmata dai rappresentanti di 29 Paesi europei. Questa lettera così approvata ha l’obiettivo di tutelare il riconoscimento della LIS riagganciandosi alle risoluzioni del Parlamento Europeo – del 1988 e del 1998 – che mostrano chiaramente l’importanza data alle lingue dei segni. Inoltre L’EUD ha approvato la Dichiarazione di Bruxelles 2010 in cui vi è un importante riconoscimento delle lingue dei segni. Anche questo è chiaro e noto. Ricordo poi i cinque articoli della Convenzione ONU, in particolare gli articoli 21 e 30, in cui vi è esplicito riferimento all’obbligo del riconoscimento e della promozione delle lingue dei segni. Io come membro collaboro con l’EUD, lì c’è l’accordo di lavorare nel corso di quest’anno sulle modalità più idonee per favorire il riconoscimento delle lingue dei segni, tra cui quella italiana. E’ una fortuna che da vari stati europei siano arrivate lettere di supporto per la LIS. E’ un risultato positivo e speriamo in un buon avanzamento del lavoro.

Vincenzo Speranza: Ti chiedo un’ultima cosa, sono curioso: tutti gli stati europei che seguono la Convenzione ONU hanno riconosciuto le rispettive lingue dei segni? Qual è il caso dell’Italia?

Humberto Insolera: La Convenzione ONU è stata ratificata da molti stati europei, solo 10 non hanno ancora fatto questo passo, a causa di una filosofia diversa. Infatti la filosofia predominante è quella di ratificarla e poi fare in modo che le leggi vi si adeguino, invece nei Paesi europei del nord si preferisce cambiare le leggi e dopo ratificarla. Il processo funziona al contrario, ma il risultato non cambia. Una cosa importante è che l’Europa ha già approvato disposizioni, codici e leggi che riconoscono chiaramente le lingue dei segni. Significa che qui tentare di farla passare come LMG non ha alcun senso. Ci sono già prove ufficiali a livello comunitario in cui viene riconosciuta come lingua. Anche l’EUD ha scritto un volume riguardante la legislazione sulla lingua dei segni in cui sono contenute informazioni preziose al riguardo, in inglese e in altre lingue. Ci sono pertanto dei documenti a cui bisogna fare riferimento, ma qui sembrano non aver capito, è questa la difficoltà.

Vincenzo Speranza: Capito. Hai dato informazioni molto utili. Molte grazie!!

Humberto Insolera: Spero che… anzi deve essere riconosciuta al più presto, la LIS: se così non fosse, cosa succederebbe? Come affronteremo in futuro, senza la disponibilità di servizi, la scuola, la vita, la salute, il lavoro? E’ un diritto che va riconosciuto subito per garantire un’effettiva parità tra le persone.

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Vincenzo Speranza: Guardate, le persone sono uscite dalle Audizioni, fanno riferimento a 5 associazioni, la Cooperativa Il Treno,l’ISSR, l’ISTC-CNR, l’ESMHD, il Gruppo SILIS. Ora vedremo quali sono i risultati della discussione.

 

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